*Contenuti della tavola
Colori
“…su questo semplice sistema di molti colori. si fonda la multiforme e infinitamente varia. investigazione di tutte le cose”.
Zosimo di Panopoli. Ca. 250 d.c
Sale
"Il sale è la sostanza minerale o fondamento oggettivo dell’esperienza personale che rende possibile l’esperienza. Niente sale, niente esperienza, ma solo uno scorrere e un dissiparsi di eventi senza corpo psichico. Il sale, dunque, è ciò che fa sì che gli eventi siano vissuti con i sensi e con il sentimento, dando a ciascuno di noi il senso del personale: le mie lacrime, il mio sudore e sangue, il mio gusto, il mio valore. L’intero opus alchemico dipende dalla capacità di esperire soggettivamente. Perciò nel Tractatus aureus è detto: «Colui che opera senza sale non farà mai levare i corpi morti». Se non si opera con il sale, le materie sono solo macrocosmiche e chimiche, poste là fuori, cose morte. Queste esperienze intensamente personali, che danno gusto e sapore agli eventi, sono nondimeno comuni a tutti: sono mie eppure di tutti, come il sangue, come l’urina, come, appunto, il sale. In altre parole, il sale agisce da terreno su cui poggia la soggettività («Ciò che rimane sul fondo della storta è il nostro sale, vale a dire la nostra terra»), rende possibile ciò che la psicologia chiama il vissuto di un’esperienza. È lì dunque, a quel fondo, che dobbiamo rivolgerci per estrarre il nostro sale."
James Hillman, Fuochi blu
Zolfo
"La psicologia alchemica condensa in modo ammirevole i due tratti del cuore leonino (la conformità del suo pensiero e la sua oggettivazione) in quella sostanza alchemica, il Sulphur, lo zolfo, che è il principio di «combustibilità», la magna fiamma. «Dove si può trovare questo sulphur?» – domanda Sendivogius, benedettino inglese del quattordicesimo secolo – «In tutte le sostanze, in tutte le cose del mondo: metalli, erbe, alberi, animali, pietre sono il suo giacimento». Tutto ciò che d’improvviso si illumina, attira la nostra gioia, si accende di bellezza, ciascun roveto è un dio che arde: questo è lo zolfo alchemico, la faccia infiammabile del mondo, il suo flogisto, la sua aureola di desiderio, enthymesis diffusa. Quella succulenza verso cui tendiamo come consumatori è l’immagine attiva che è in ogni cosa, l’immaginazione attiva dell’anima mundi, che infiamma il cuore e lo provoca a uscire."
James Hillman, L’anima del mondo e il pensiero del cuore
"Come dice Jung: «... lo zolfo indica la sostanza attiva del sole ... il fattore che muove la coscienza, ossia da un lato la volontà ... e dall’altro l’impulso che si riceve dall’interno» (CW, voI. XIV, par. 151; trad. it., vol. XIV, p. 124). La coazione diventa volizione attraverso il coraggio; è nel cuore che vengono eseguite le operazioni sullo zolfo."
James Hillman, (Thought of the Heart)
Mercurio
“Mercurio è l’arcanum, la prima materia, il padre di tutti i metalli, il Caos primordiale, la terra del paradiso, la materia a cui la natura ha lavorato un poco, lasciandola imperfetta. Ma è anche l’ultima materia, il fine della propria trasformazione, la Pietra, la tintura, l’oro filosofico, il re, la luce delle luci, anzi la divinità stessa o il suo perfetto corrispondente.”
Carl Gustav Jung, Studi sull’Alchimia, Lo Spirito Mercurio
"Ermes-Mercurio oggi è dovunque. Vola per l'etere, viaggia, telefona, è nei mercati, e gioca in borsa, va in banca, commercia, vende, acquista, e naviga in Rete. Seduto davanti al computer, te ne puoi stare nudo, mangiare pizza tutto il giorno, non lavarti mai, non spazzare per terra, non incontrare mai nessuno, e tutto questo continuando a essere connesso via Internet. Questa è Intossicazione Ermetica.”
J. Hillman, L'anima del mondo, intervista con Silvia Ronchey, Rizzoli 2001
Fuoco
“…si può studiare solo ciò che si è prima sognato… È ipotizzabile che il tentativo oggettivo di produrre il fuoco per attrito sia suggerito da esperienze del tutto intime… L’amore è la prima ipotesi scientifica per la riproduzione oggettiva del fuoco…L’uomo è stato definito una mano e un linguaggio. Ma i gesti utili non devono nascondere i gesti piacevoli…La fenomenologia dell’affettività fabbrica gli esseri oggettivi con i fantasmi proiettati dalla rêverie, costruisce le immagini con i desideri, le esperienze materiali con le esperienze somatiche e il fuoco con l’amore.”
Gaston Bachelard
“… per lo splendore del fuoco
che nessun essere umano può guardare
senza uno stupore antico… ”
Jorge Luis Borges
Altra poesia dei doni
Vasi alchemici
“Noi occidentali aborriamo il vuoto, ci diamo da fare per riempire quella vuotezza con qualunque cosa, dal cibo spazzatura all’alcol, dallo shopping ai giochi, dalla commiserazione degli amici a lacrime a non finire. Eppure queste sensazioni di vuoto sono indizi di come ci sia un vaso che va prendendo forma. Il vuoto sta costruendo una forma. La realtà della psiche si sta aprendo un varco nella vita e sta ri-formando la nostra vita attraverso quelle sensazioni di vuoto. Finché non attribuiremo forza formativa all’interno del vaso, continueremo a leggere la sua funzione a senso unico. La brocca contiene acqua, il vaso fiori, la cesta frutta. Ma la brocca è idratante, il vaso fa fiori, la cesta dà frutti.”
James Hillman, Psicologia alchemica
Architettura, trasformazione
“Trasformare lo spazio allo stesso modo in cui trasformiamo noi stessi: mediante pezzi confrontati con ‘gli altri’. La natura come dimora dell’uomo, e l’uomo, come creatore della natura, assorbono entrambi tutto, accettando o respingendo ciò che aveva una forma transitoria, perché tutto lascia in essi il segno. Partendo da pezzi isolati, cerchiamo lo spazio che li sostiene.”
Álvaro Siza Vieira
“Ciò che si oppone conviene, e dalle cose che differiscono si genera l’armonia più bella, e tutte le cose nascono secondo gara e contesa.”
Eraclito, Frammenti
“Nell’esperienza immaginativa, invece, l’Ego incontra “l’Altro”, deve trascendere le proprie idee ed avventurarsi nell’ignoto. E’ per questo che, se la fantasia dà spesso luogo a delusione, inflazione e stagnazione, l’immaginazione dà vita ad intuizioni, a trasformazioni vere e proprie. Senza l’aiuto delle forze immaginative, non c’è alcun modo per arrivare al Sé.”
Jeffrey Raff
Jung e l’immaginario alchemico
Cucina, trasformazione
“In cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto fintanto che si ignora l’intenzione che l’ha fatto nascere.
Daniel Pennac
“Se si chiede ad una crisalide cosa vuole essere, essa non dirà mai che voleva diventare una farfalla, perché non sa di esserlo in potenza […] Una crisalide risponderà quindi di voler diventare una crisalide, mentre in realtà diventerà una farfalla. Nel momento critico […] dello smarrimento la nostra richiesta tende ad un ritorno al ‘prima’. Ignoriamo se il nostro naufragio ci farà approdare a un’altra isola, se la sofferenza ci aprirà al tesoro. La soluzione, il senso, non sono mai evidenti”.
Aldo Carotenuto
Alchimia, trasformazione
“La formula l'Opera al nero data come titolo al presente libro designa nei trattati alchimistici la fase di separazione e di dissoluzione della sostanza ed era, pare, la parte più difficile della Grande Opera. Si discute tuttora se tale espressione venisse applicata ad audaci esperimenti sulla materia o se si riferisse simbolicamente al travaglio dello spirito nell'atto di liberarsi dalle abitudini e dai pregiudizi. È probabile che sia servita a indicare alternativamente o simultaneamente l'uno e l'altro.”
Marguerite Yourcenar
L'opera al nero
Nota dell'autrice
“Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente."
Rainer Maria Rilke
"Il Cuore del mistico trae conoscenza dalla trasformazione costante dell'Assoluto attraverso la trasformazione del proprio cuore in varie forme".
Ibn Arabi