Paolo Greppi
Paolo Greppi
Pertanto, cerco una piccola spiegazione di questi trent'anni, in modo da non sapere cosa sia il tempo e quindi da non spaventarmi. Sento questo: l'etimo della parola architetto ci dice che mettiamo in atto la Téchne delle Archai. Quindi diamo forma ai principi. Il riparo, il luogo, gli ideali di un'epoca. In sostanza: la forma del nostro tempo. Compito sempre più arduo. E lo facciamo cercando di toglierci di dosso la Hybris, ovvero la tracotanza, ed il narcisismo che ci connota. L'architettura c'è, è una donna bellissima, che fa di noi, senza che ce ne accorgiamo, ciò che vuole. Quindi, meglio fare i conti subito, lo dico ai più giovani, con il fatto di essere umili interpreti, e di evocarla tutti i giorni, come un oracolo, restando in silenzio e tracciando semplici confini a delimitare il vuoto che accolga la vita. Niente di più. E non è poco.