L’ampliamento del Cimitero capoluogo è avvenuto per stralci nell’arco di un decennio ed è composto da tre corti, una allungata in diretto confronto con l’antico recito e due quadrate, attestate sulla precedente. Tre volumi archetipici abitano le corti: il primo, un cilindro sospeso all’interno delle prima corte, contiene gli ossari individuali, il secondo, metafora della casa, nella corte quadrata a destra guardando verso il cimitero esistente, accoglie altri ossari individuali; il terzo, oggetto di questo intervento conclusivo, ospita l’ossario comune. Si tratta di una piramide cava, rivestita all’esterno di fogli di piombo, come gli altri due episodi. La piramide si erge al di sopra di uno spazio seminterrato che dà accesso, nel sottosuolo all’ossario comune. L’edificio, alto nove metri, diventa monumento che coglie la scala territoriale essendo visibile anche da grande distanza e che conferisce all’edificio l’eloquenza che un cimitero, quale edificio civile tra più rappresentativi, merita.
Gli accessi sono due: uno attraverso una scala porta nello spazio ribassato dove si accede alla botola per depositare i resti; l’altro, permette l’affaccio attraverso un tunnel in acciaio corten ossidato, dal portico verso il basso. Lo sguardo del visitatore che si avvicina al cancello apparentemente socchiuso, in realtà fisso in questa posizione, incontra l’“installazione” interna costituita da un tubolare tondo in acciaio corten, posto orizzontalmente nella parte alta della piramide, ed un tubo quadrato sempre in lamiera di acciaio corten, posto verticalmente e leggermente inclinato, come se stesse oscillando. I due elementi, saldati tra di loro, formano una croce asimmetrica, che comunica un senso di instabilità e riporta nella parte bassa dell’asta verticale un testo.
Pendere, pesare, pensare, termini con la stesa radice etimologica, conducono, nel momento del dolore collettivo, ad una sommessa riflessione.
Tavole strutturali
Palazzolo sull'Oglio (BS), 2011 - 2013
Committente:
Amministrazione Comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto:
Paolo Greppi
Crediti fotografici:
Paolo Greppi
Collaboratore:
Simone Brioni
Stato:
realizzato