Al contrario della maggior parte degli edifici a destinazione terziaria che accolgono filiali bancarie, dove si propongono architetture opache e chiuse costruite con materiali tradizionali quali mattoni o intonaco, in questo caso si è puntato ad un edificio trasparente. La trasparenza che, oggi, è la qualità che caratterizza i migliori istituti bancari. La trasparenza che, eticamente, non impone l’edificio con la forza e la potenza, ma, poeticamente, con la leggerezza e le vibrazioni della luce. Naturalmente, costruire un edificio trasparente significa poi curare con particolare attenzione il controllo della radiazione solare, che, all’interno, può dare problemi di abbagliamento. Proprio per questo si è pensato ad un “filtro” esterno di tubi di alluminio che, oltre a costituire un sistema di ombreggiamento, rimanda all’immagine di una cassaforte con le porte non completamente chiuse, come se le pareti filtranti fossero scorrevoli in verticale, mantenute in posizione aperta agli ingressi da elementi di natura minerale in acciaio cor-ten che fanno da cunei, tenendole sollevate da terra.
Il sito urbano sul quale si interviene presenta una materia edilizia che va dai due ai tre piani. Il contesto specifico del lotto non presenta alcun elemento di pregio tranne il muro di confine in pietra su via Nava sul lotto confinante che verrà rispettato poiché nessuna parte del progetto andrà in contatto con tale muro. L’edificio proposto rispetta si inserisce nel contesto con un rapporto di scala rispettoso dell’esistente.
All’interno del lotto è prevista la realizzazione di un edificio di tre piani che ospiterà a piano terra una filiale bancaria, a piano primo uno spazio per uffici ed a piano secondo un alloggio. Al piano interrato si trovano i parcheggi, oltre a quelli di standard alla quota del piano stradale, a servizio dell’alloggio e degli uffici. Oltre a questi il piano interrato ospita le cantine e i magazzini, oltre ai servizi igienici per la filiale, raggiungibili con una scala e con un ascensore di pertinenza della filiale. L’edificio è composto da un volume rivestito da facciata continua in vetro e alluminio, scavato da alcune logge e schermato all’esterno da un frangisole continuo costituito da lame in alluminio e all’interno da tende avvolgibili. La copertura alla quale si può accedere tramite scala retrattile dall’ultimo spazio di sbarco degli ascensori è piana e alloggia esclusivamente le unità di trattamento aria ed eventualmente un sistema di pannelli fotovoltaici.
Gussago (BS), 2007 - 2009
Committente:
BCC dell’Agrobresciano
Progetto:
Poalo Greppi, Pierluigi Bianchetti
Strutture:
Alessandro Poli
Crediti fotografici:
Marco Introini