La proposta progettuale descritta conferisce nuovo ordine al presbiterio della Chiesa tenendo in considerazione i nuovi principi dettati dalla CEI per quanto riguarda il rapporto tra gli spazi sacri e la liturgia.
La trasformazione viene messa in atto attraverso la sostituzione del pavimento, dell’altare, dell’ambone e della sede presidenziale.
Esponiamo di seguito, per punti, il progetto.
Il carattere dello spazio del presbiterio viene mantenuto e rimane anche la divisione trasversale con la nuova quinta lignea. Nella parte anteriore, a partire dalla quinta che viene sostituita da un setto sempre rivestito in legno, ma più basso in modo da dare risalto al fronte dell’organo retrostante, trovano posto la sede, l’altare e l’ambone. Nello spazio posteriore, viene collocata la tastiera dell’organo che attualmente si trova davanti al presbiterio sulla destra, in posizione non appropriata. L’altare e l’ambone vengono collocati in posizione più avanzata, verso l’assemblea. L’attuale ambone in ferro battuto e tufo viene eliminato, mentre il fonte battesimale, sempre in ferro battuto e tufo, viene collocato nella parte destra del transetto, accanto al presbiterio, in una posizione più consona alle prescrizioni della CEI dal punto di vista liturgico (tra l’altro, in questa posizione si trova di fronte ad un bassorilievo a parete rappresentante una Natività). Una nuova pavimentazione in marmo Grigio Carnico lucido sostituisce la precedente, deteriorata.
La Mensa dell’ultima cena, il calvario del Golgota e Cristo stesso, metaforicamente, ma non letteralmente (il simbolico non può essere letterale per sua natura) sono rappresentati da una struttura fortemente tettonica costituita da un basamento di appoggio che porta una croce stesa sulla quale è collocato il piano della mensa. Contemporaneamente, il fronte dell’altare rappresenta un Tau.
Vengono proposte due soluzioni alternative basate sullo stesso volume costituito da parti in marmo massello giustapposte secondo una composizione che conferisce dinamismo alle masse nella direzione dell’assemblea. Il trattamento iconografico del fronte riflette sull’essenza della Parola: viene scelto un testo appropriato, dal Discorso della montagna (Le beatitudini), che ha significato in sé, ma rappresenta anche, simbolicamente, sé stesso e quindi la Parola. Inoltre, da una certa distanza appare come decorazione, a colmare quell’horror vacui che spesso il pubblico sente di fronte alle opere d’arte contemporanea. I riferimenti sono le porte della Facciata della Passione della Sagrada Familia a Barcellona, opera dello scultore spagnolo Josep Maria Subirachs (Barcellona 1927-2014) ed alcune pagine del Trattato “Liber de laudibus Sanctae Crucis” di Rabàno Mauro Magnenzio. (Teologo, commentatore delle Scritture, poeta, enciclopedista. Magonza, 780/784 - Magonza, 856). Il testo è composto secondo un ordine di ventiquattro righe e ventiquattro colonne, con evidente riferimento biblico.
In adiacenza al nuovo setto ligneo verranno collocate la nuova sede presidenziale e le panche per i concelebranti. Il disegno di questi arredi è semplice, ma al contempo nobile. La sede è costituita da parti in massello di marmo, mentre le panche presentano solo i supporti in marmo, mentre la seduta e lo schienale è in legno, della stessa essenza della quinta retrostante. Nella parte centrale del setto ligneo, nella medesima posizione in cui si trova attualmente, viene ricollocato il crocifisso costituito dalla croce in legno esistente e dalla scultura rappresentante Cristo ad essa fissata.
La nuova pavimentazione verrà eseguita in marmo Grigio Carnico, nella stessa tonalità scura dell’attuale pavimentazione. Tutti gli arredi sacri verranno realizzati in marmo Giallo d’Istria e saranno caratterizzati da parti in massello assemblate con fughe della medesima misura di quelle rappresentate pittoricamente sui pilastri del presbiterio e dell’aula. Il nuovo setto ligneo, che separa la parte anteriore da quella posteriore del presbiterio, sarà costituito da pannelli impiallacciati in legno della stessa essenza e mordenzatura del mobile dell’organo.
Sistemazione del presbiterio, nuovo arredo sacro (altare, ambone e sede), restauro dell'organo
Brescia (BS), 2012
Luogo:
Brescia
Committente:
Parrocchia di Santa Maria della Vittoria
Progetto:
Paolo Greppi
Collaboratori:
Simone Brioni
Per la Curia:
Monsignor Federico Pellegrini
Crediti fotografici:
Roberto Greppi
Prestazioni da incarico:
progetto preliminare, definitivo ed esecutivo e direzione lavori
Stato:
realizzato