Villa Küpfer fu edificata tra il 1891 ed il 1894, per volere dell’industriale di origini svizzere Emilio Küpfer, fondatore di un’azienda di filatura del cotone a Palazzolo sull’Oglio. L’edificio era all’avanguardia dal punto di vista tecnico, al pari dell’azienda dell’industriale. Disponeva di energia elettrica, di impianto di riscaldamento e di impianto igienico. La memoria delle architetture alpine connota lo stile dell’edificio. L’intervento ha riguardato il restauro della facciata principale con il relativo portico. Ci si è attenuti al progetto autorizzato. Si è quindi intervenuti sul portico, la parte dell'edificio maggiormente esposta agli elementi, poiché, date le risorse limitate, risultava evidente che la messa in sicurezza della balaustra in pietra di Sarnico e gli interventi di nuova impermeabilizzazione del piano della terrazza, che versava in condizioni infelici e pericolose, fossero le azioni di maggior necessità per la salvaguardia dell'edificio, dei visitatori e dei frequentatori del parco circostante. L' oggetto dell'intervento, il portico, con struttura portante in pietra di Sarnico con sezioni molto ridotte, per quanto riguarda gli elementi verticali ed in acciaio per quelli orizzontali (architravi e travetti del solaio della terrazza), come è possibile vedere dalle fotografie di cantiere, sono stati ripristinati, mantenendo i conci di Pietra di Sarnico originali con piccole integrazioni per le parti completamente inutilizzabili. Gli elementi verticali presentavano la perfetta coincidenza di struttura e architettura, rappresentata nei pilastri con dadi di appoggio, basi, fusti e capitelli scolpiti; mentre per le parti orizzontali, la struttura in acciaio era stata in parte rivestita in pietra di Sarnico ed in parte in intonaco, per quanto riguarda la trabeazione. I travetti del solaio, costituiti da longarine, restavano in vista nell’intradosso del portico, mentre le parti rimanenti del solaio (costituite da elementi in laterizio quali pignatte o tavelloni) presentavano un intonaco tinteggiato. Il pavimento del portico era in lastre di pietra di Sarnico, posate in diagonale. L'intervento di restauro ha riguardato il risanamento di tutte le superfici da trattare, senza interventi strutturali o ricostruttivi (ad esclusione della posa si una nuova lastra in pietra di Sarnico nella pavimentazione del portico, in luogo dell'attuale riempimento in malta cementizia e delle opere di impermeabilizzazione della terrazza). Gli elementi caratteristici e di pregio dell’edificio non si presentavano in buono stato di conservazione. I rivestimenti lapidei di facciata (cornici, lesene e zoccolature in pietra di Sarnico), gli intonaci, gli infissi in legno e le parti in ferro presentavano segni di degrado importanti. Tale situazione, per quanto riguarda la copertura del portico, provocava l’accentuarsi dei danni derivanti dagli agenti atmosferici, a causa della facilità con cui avvengono infiltrazioni di acqua. I necessari interventi di restauro sono stati pensati ed eseguiti sempre secondo una logica conservativa. Gli impianti esistenti risultano del tutto inadeguati e verranno perciò sostituiti, utilizzando le canalizzazioni esistenti. Per quanto riguarda la terrazza, è stata realizzata una nuova impermeabilizzazione con guaina bituminosa, vista l’impossibilità di reperire manodopera che sapesse riproporre la tecnica ritrovata nell’analisi in situ, ovvero la realizzazione di strato impermeabilizzante con catramina liquida scaldata in situ con caldaia. La protezione dell'impermeabilizzazione è avvenuta, come da progetto con la sovrapposizione di listoni in legno di larice semplicemente appoggiati all’impermeabilizzazione e tavolato sovrastante in doghe di larice, completamente rimovibile. Per quanto riguarda le scelte cromatiche ci si è riferiti a quelle rilavate in situ, previa pulizia dalle incrostazioni.
Palazzolo sull’Oglio, (BS), 2014 – 2016
Comune di Palazzolo sull'Oglio, Brescia
Paolo Greppi
Pierluigi Bianchetti
Roberto Poli
Stato:
Realizzato