Gli esseri umani e soprattutto i bambini hanno bisogno di riconoscersi non solo negli altri, ma anche nell’ambiente in cui vivono. Quindi l’inizio della comprensione degli altri e del mondo avviene con la messa in atto della mimesis, con l’identificarsi con l’altro o l’appropriarsi dello spazio.
Quale edificio, se non la scuola, potrebbe maggiormente necessitare di una riflessione su queste nozioni?
Il teatro delle prime esperienze di confronto e relazione con l’altro non solo offre riparo a questi momenti, ma è al contempo oggetto del processo di immedesimazione.
Se all’educatore spetta il compito di condurre il bambino, attraverso il gioco e l’imparare, nel rapporto con l’altro, l’architetto ha una grande responsabilità: offrire un luogo alla giovane immaginazione in modo che essa cominci a lavorare per produrre nuovi significati. Non serve molto altro per fare questo progetto, forse solo la misura: non troppa forma, né troppo poca, per far sì che il sogno ad occhi aperti, la rêverie dei piccoli abitanti sia la più feconda possibile.
L’idea di progetto si basa su pochi radicali concetti:
- la soluzione dei problemi acustici con la rinuncia a qualsiasi barriera acustica. L’impatto ambientale di tali barriere, oltre che il loro costo, risulta sempre troppo oneroso. Nella soluzione proposta, tutto viene risolto con l’organizzazione degli spazi che, come dimostrato dai grafici e dalla relazione acustica, attestano verso la tangenziale, fonte sonora rilevante, solo muri ciechi e risolvono le parti opposte degli edifici con grandi aperture verso sud ed est, orientamento favorevole dal punto di vista bioclimatico e anche paesaggistico. Infatti verso la tangenziale la vista è sgradevole, mentre nella direzione sud-est viene inquadrato, in lontananza, come in un grande schermo in cinemascope, l’appennino tosco-emiliano.
- il ripristino ed il recupero delle tradizionali coltivazioni di ciliegi in tutta la zona circostante il complesso scolastico; con un accorgimento: la deposizione di tutti gli edifici su un grande plateau sopraelevato che sfrutta la lieve pendenza del terreno in modo che da questo luogo privilegiato si possa godere di uno sguardo in profondità verso il paesaggio, al di sopra dei filari di ciliegi. Tutto ciò è permesso dal posizionamento sul plateau delle scuole elementare e media e nel plateau, in posizione ipogea, della scuola materna che, altrimenti impedirebbe la vista verso l’appennino. Inoltre, il dislivello che viene a crearsi tra il plateau ed il terreno dello stato di fatto, permette di salire sulla piattaforma con una lieve rampa dalla parte della scuola materna ed invece costruisce la possibilità di un piano in più dalla parte opposta della piattaforma, dove trovano posto gli archivi, i locali di servizio, la mensa delle scuole elementare e media e alcuni posti auto al coperto destinati al personale, con un affaccio verso l’esterno della piattaforma in modo che anche questi locali dispongano della ventilazione contrapposta.
Per quanto riguarda la circolazione carraia e ciclopedonale, come richiesto, tutti i flussi sono separati. Ogni scuola dispone di parcheggio dedicato con accesso indipendente: la scuola elementare dalla rotatoria di prossima realizzazione, la media e la materna dalla nuova rotatoria proposta dal progetto, che viene situata in una posizione comoda anche per accedere al parcheggio del cimitero.
La scuola elementare e media presentano una sezione simile che garantisce una ventilazione naturale controllata che si innesca per effetto camino dal lucernario posto sopra ai corridoi di distribuzione che estrae l’aria dalle aule attraverso la loro finestratura adiacente al corridoio. L’aria in ingresso alle aule inoltre, per non creare correnti spiacevoli viene immessa dalla parte alta delle finestre sopra alla lama frangisole. Il sistema funziona anche per le aule del piano inferiore poiché il solaio tra i corridoi è parzialmente aperto nel senso longitudinale permettendo un flusso d’aria verticale oltre ad arricchire la spazialità e la qualità della luce interna di entrambi i corridoi. Nel periodo estivo si potrà sfruttare questo sistema durante la notte per raffreddare le masse dei solai e delle pareti attivandole termicamente e diminuendo quindi il fabbisogno di energia necessaria per il raffreddamento nei mesi più caldi.
Il controllo del surriscaldamento estivo è garantito da pensiline frangisole ed alberature in corrispondenza delle vetrate esposte a sud e est per tutte le scuole. Le pensiline frangisole orizzontali proteggono dalla radiazione solare più verticale e sono integrate da tende a rullo alloggiate nello spessore della pensilina per proteggere dal sole nelle sue inclinazioni più basse. Inoltre la parte a verde antistante le scuole elementare e media ed i patii della scuola materna, superfici problematiche per il surriscaldamento estivo, sono trattate a prato per dare maggior comfort nei periodi più caldi.
Tutte le coperture, tranne quella dell’auditorium e della palestra (predisposte per alloggiare un impianto fotovoltaico) sono trattate a tetto verde: in questo modo si ottiene un ottimo controllo del surriscaldamento estivo. Le scuole primaria e secondaria sono realizzate in calcestruzzo bianco e mattoni faccia a vista, la scuola dell’infanzia in calcestruzzo bianco, l’auditorium e la palestra in vetro e listelli di legno proveniente da foreste certificate. I muri di contenimento del plateau sono in calcestruzzo bianco e la pavimentazione in terra battuta drenante.
Viene proposta l’integrazione delle coltivazioni di ciliegi esistenti secondo una delle giaciture predominanti. In questo modo il complesso scolastico viene quasi completamente circondato dai frutteti e schermato anche dalla centrale di cogenerazione.
Le tre scuole sono rappresentate in tutti gli aspetti nelle tavole grafiche. Si è scelto, visto che il budget lo permetteva, di dotare la scuola media di un auditorium per circa 400 persone invece che della tradizionale aula magna. In tal modo si offre un servizio in più alla collettività dato che l’auditorium può essere usato autonomamente. Sia la scuola, primaria che la secondaria di primo grado, inoltre offrono maggiori superfici di quelle richieste ai piani interrati, in modo da permettere il parcheggio al coperto per il personale. La scuola primaria alloggia nella parte bassa la mensa, dimensionata secondo le richieste, che permette anche, nel periodo estivo, un accesso dall’esterno oltre ai passaggi da entrambe le scuole al coperto. Tale accesso è lo stesso che consente l’uso autonomo della palestra nelle ore serali. In ultimo, la copertura della palestra, oltre ad essere predisposta per alloggiare un impianto fotovoltaico presenta lucernari a shed che danno un’illuminazione naturale filtrata da teli tesi all’intradosso della copertura.
Le aree territoriali sono verificate.
La centrale di cogenerazione, rivestita di pannelli in lamiera di acciaio corten è posizionata in modo tale da entrare in relazione con l’ortogonalità dell’impianto del complesso scolastico e da lasciare spazio, verso la tangenziale all’area per spettacoli viaggianti.
Non sarà necessario portare terra di scavo in discarica poiché il volume di terreno asportato per le fondazioni degli edifici (circa 23.000 mc) viene utilizzato per colmare il plateau. Sarà invece necessario realizzare nel primo stralcio il muro (Tav.02) della scuola primaria che ha funzione di protezione acustica fino alla realizzazione futura della scuola (il costo della quale sarà di conseguenza più basso.
(Scuola materna, elementare, media, palestra, auditorium e sistemazione paesistica)
Vignola, Modena, Italia
Giuria: Prof. Arch. Francesco Dal Co, Arch. Mauro Galantino
1° classificato
(successivamente annullato per ricorso al TAR dei secondi classificati)
Progetto:
Paolo Greppi
Collaboratori:
Pierluigi Bianchetti
Walter Battaglia
Mauro Cattaneo
Alessandro Muccio
Massimiliano Pagani
Simone Brioni