Paolo Greppi
Paolo Greppi
Anima è un nome universale e antico che nell'espressione greca psiche dice il soffio, il respiro, e nell’espressione latina anima traduce il vento (anemos), Originariamente mobile e vitale, l’anima si concede a quell'accostamento aristotelico che la fa identica alla vita: alla vita del corpo nell'intendimento di Atistotele, e alla vita imprigionata nel corpo come a più riprese riferisce Platone.
Umberto Galimberti
La lezione descrive il progetto per la nuova sede municipale a S. Zeno Naviglio, Brescia, che anticipava le tematiche della sostenibilità e prosegue con un’indagine sulla legislazione attuale sui criteri ambientali minimi.
Come scriveva C. G. Jung la psiche non è dentro di noi, ma siamo noi dentro la psiche. Quindi, perché non immaginare che nel nuovo edificio e nel suo giardino, oltre alla percezione dell'anima attraverso le proporzioni o lo studio di materiali e dettagli, che non abbiamo la presunzione di affermare riuscito, molto più semplicemente si percepisca, dal corpo di fabbrica al nostro corpo, che possiamo considerare la stessa cosa, il respiro o il soffio di un'architettura che pulsa con e per l'ambiente, nell’interpretazione di quel logos dell'anima mundi che le più recenti correnti filosofiche contemporanee cercano di recuperare calla cultura classica del bacino mediterraneo?
II progetto
L'intervento si colloca nella situazione definita dal tessuto del nuovo piano all'ingresso del centro urbano. Ne accetta e prosegue le linee direttive concludendo nel nuovo giardino il sistema del verde pubblico. La torre civica, simbolo del nuovo municipio, si allinea con gli edifici prospettanti sul viale e cerca il confronto con la scala del campanile della chiesa. Il progetto prevede il restauro conservativo della corte rurale e dispone il nuovo corpo di fabbrica sullo sfondo di un giardino che lascia al vecchio edificio il proprio carattere autonomo.
L'ipotesi della sostenibilità
La sostenibilità dell’intervento, intesa come riduzione al minimo degli impatti ambientali associati alla realizzazione ed all'utilizzo dell'edificio, viene pensata attraverso soluzioni che riguardano lo sviluppo di un sistema giardino in piena armonia con i fattori ambientali e tradizionali del luogo, la riduzione del fabbisogno energetico (controllo delle temperature estive e delle dispersioni invernali), l'utilizzo di sistemi solari attivi e passivi e di materiali rinnovabili ed a basso contenuto energetico.
Il giardino autoctono
Valorizza il luogo sia dal punto di vista naturale (biodiversità) che energetico (climatizzazione naturale dell’ambiente con asportazione di calore per evapotraspirazione e proiezione di ombre nel giardino e sulle facciate dell’edificio).
A partire dalla fontana si sviluppa una successione fitologica con decrescente idrofilia e crescente altezza dei fusti, che replicando le situazioni naturali della zona richiede una manutenzione minima.
La riduzione del fabbisogno energetico
Le prestazioni energetiche del sistema di climatizzazione sono migliorate dal passaggio imposto all’aria esterna attraverso un reticolo di tubi interrati ad una quota inferiore al parcheggio, con preraffreddamento estivo e preriscaldamento invernale. L’aria viene aspirata all’interno del reticolo da aperture poste sui monoliti in acciaio corten a tre metri da terra.
Il sistema di circolazione naturale è innescato dal tiraggio della torre solare: la temperatura dell’aria all’estremità superiore rivestita in acciaio corten e riscaldata dai raggi solari è maggiore di quella all’interno dell’edificio e ciò permette un meccanismo di aspirazione naturale. I venti dominanti della zona spirano da est ad ovest e viceversa. Un sistema automatizzato sfrutta anche l’effetto di queste brezze, aprendo le lamine poste sul coronamento della torre nella direzione opposta a quella del vento, in modo da aumentare l’effetto aspirante del sistema.
Piante: piano interrato, terra e primo