Paolo Greppi

Kafka e l'architetto


Spesso dietro una fotografia si cela un'inquietudine.

La visita al cimitero monumentale di Oropa, durante una breve pausa dal lavoro, l'estate scorsa, mi consentì di vivere un pomeriggio in un luogo quasi magico: una sorta di paradiso dell'architettura. Decine di tombe di famiglia, disposte su un pendio a valle di un'esedra porticata. La cura della composizione e dei dettagli, l'inserimento nel terreno inclinato e la ricchezza dei materiali, enunciavano la 'pietas' verso i morti, ma costituivano anche, al contempo, la rappresentazione del potere economico di ogni famiglia.

Mi attirò in particolare la cappella che si vede nella fotografia. Presentava, sul retro, una seconda porta, apparentemente senza motivo. La porta era chiusa. La luce radente da una parte, e la penombra dall'altra, ne accentuavano l'impenetrabilità.

Mi tornò alla mente una frase di Franz Kafka, dal racconto "Davanti alla legge", parte anche de "Il processo":

"Nessun altro poteva ottenere di entrare da questa porta, a te solo era riservato l'ingresso. E adesso vado e la chiudo".

Il giorno successivo, improvvisamente, intuii la motivazione dell'affiorare di quelle parole. L'angoscia, i vissuti di alienazione, il sentimento di impotenza di fronte ai labirinti burocratici e la costante sensazione di assurdità delle situazioni narrate dallo scrittore boemo, erano un avviso - poni attenzione alle circostanze in cui ti ritrovi - dicevano. La burocrazia crescente, gli sportelli telematici, le attese dei permessi o delle autorizzazioni, l'assunzione di responsabilità sempre maggiori e meno riconosciute, il tempo perduto - siine consapevole, minuto per minuto, non accettare queste condizioni passivamente, fino al punto di non rendertene più nemmeno conto e di ritrovarti a dover rinunciare - sottolineavano.

Rinuncia, però, è un concetto che credo, per ora, non mi appartenga.

Ma feroce, lucida consapevolezza, strenua difesa del mestiere di architetto, e ferma resistenza a questo sistema, sì.

E ancora per un po'.

P.G. 11.04.2021



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