Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta
Cerimonia di Premiazione
01.07.2008
Esposizione dei progetti partecipanti
Lingotto - Pad 3 Lane C booth 128
Spazio espositivo dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano
01.07.2008 - 17.07.2008
Progetto menzionato: Minialloggi protetti e servizi per anziani, Collebeato, Brescia
IL Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta, promosso con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei migliori progetti di edilizia sociale realizzati in ambito europeo negli ultimi anni e contribuire a rinnovare l’interesse nei confronti della residenza di iniziativa pubblica, che ha avuto un ruolo significativo nella storia dell’architettura degli ultimi due secoli.
Il premio, bandito nel giugno del 2007, ha seguito un lungo iter ed ha ottenuto una nutrita partecipazione: sono pervenuti da tutta Europa una cinquantina di progetti; con i progetti italiani (circa il 70%) sono arrivate iscrizioni da Austria, Spagna e Olanda ed una minoranza da Portogallo, Francia, Svizzera e Bulgaria.
La Giuria, riunita presso l’Ordine degli architetti di Milano e presieduta dal Prof. Carlo Melograni, ha assegnato il Premio al progetto dell’architetto spagnolo Guillermo Vàzquez Consuegra, per la realizzazione di un Edificio per case popolari a Rota, Cadice (SPAGNA).
I motivi fondamentali di tale riconoscimento sono stati la qualità architettonica, la buona definizione spaziale - pur nella semplicità formale e costruttiva - e la buona risoluzione del rapporto tra spazio privato e pubblico.
Al termine di un acceso dibattito, la Giuria ha ritenuto opportuno di segnalare tre progetti meritevoli di attenzione:
– Alloggi e servizi per anziani a Collebeato (BS) degli Architetti Bianchetti, Greppi e Dassa per la risoluzione dell’inserimento nel contesto, che presentava notevoli difficoltà, sia per il suo carattere suburbano, che per la morfologia del suolo destinato all’intervento.
– Case per anziani a Castenedolo (BS) degli Architetti Botticini e Goffi per la riuscita ripresa e rielaborazione del tipo edilizio della casa a patio, che dopo ricerche ed esperienze anticipatrici compiute in Italia, ha avuto maggiore diffusione all’estero.
– Centrum.odorf Innsbruck (AUSTRIA) degli Architetti Froetscher Lichtenwagner per la riuscita integrazione tra le residenze e i numerosi servizi di vario tipo, con iniziative che sarebbe auspicabile sollecitare da parte degli enti committenti.
La giuria ha trovato anche grande difficoltà nel giudicare con lo stesso metro progetti derivanti da normative tanto diverse e desidera lanciare un appello per mettere l’edilizia sociale al centro delle normative europee.
Progetto vincitore
Guillermo Vàzquez Consuegra.
Edificio per Case Popolari
Rota (Cadice) – Spagna
L’edificio di Case popolari progettato in un’area di espansione al nord di Rota (Cadice) è risultato vincitore di un concorso nazionale bandito dalla Junta de Andalucia. Si tratta di un blocco composto da 90 appartamenti che occupa il lotto terminale di un insediamento di residenze a basso costo regolato da un piano particolareggiato che prevedeva una conformazione a patio per gli isolati che lo costituivano.
La scelta concettuale è stata quella di scostarsi dalla tipologia classica del blocco chiuso caratteristica dell’edilizia popolare del diciannovesimo secolo, in cui il limite tra lo spazio interno privato e quello esterno pubblico è nettamente definito.
Si è deciso, al contrario, di proporre un edificio con una connessione diretta tra i due spazi, pensando di trasformare quello interno, normalmente introspettivo e chiuso in se stesso, in uno spazio teso e dinamico.
La conformazione irregolare della corte, trattata a giardino, disegnata da linee dall’inclinazione mutevole, genera continui cambi di direzione nelle facciate, producendo prospettive sempre differenti e giochi di luci e ombre.
Si tratta infatti di una costruzione a U. Sul lato corto opposto a quello aperto l’edificio risulta perforato al livello del piano terra, mettendosi in relazione visuale diretta con il boulevard - asse generatore dell’intera urbanizzazione.
Si viene a formare in questo modo un passaggio coperto che costituisce l’ingresso principale al complesso, filtro tra la città e il giardino interno. Uno spazio di transizione tra il pubblico e il privato.
All’interno dell’edificato il risultato è quello di uno spazio collettivo da vivere, che comunica e si relaziona direttamente con lo spazio esterno, che ne costituisce il naturale proseguimento. Il suolo di tale spazio è lasciato “naturale”, con uno strato di terra e con l’idea di riempirlo di alberi.
Gli accessi alle unità abitative partono proprio in tale corte alberata. Si tratta di dieci nuclei di comunicazione verticale, dipinti di colori differenti su consulenza dell’artista Paco Pérez Valencia, che conferiscono al giardino un carattere più informale, accompagnando il gioco dei bambini che ogni giorno si appropriano di questo luogo.
Gli appartamenti sono progettati per ottenere la massima flessibilità al fine di poter intervenire sulla zona notte, dando luogo ad alloggi caratterizzati da un diverso numero di camere da letto, per rispettare il programma del concorso. Ad ogni tipologia di appartamento corrisponde di conseguenza una zona giorno di diversa superficie, resa possibile dalla forma irregolare apparentemente casuale della corte interna.
L’intero edificio si materializza con cemento a vista, che lo rende un volume continuo in cui sono state scavate sui lati esterni, con cadenza regolare, le finestre delle camere da letto. L’uso esteso di elementi standardizzati diventa una strategia chiave per portare valori di qualità a basso costo all’interno di una anonima periferia urbana.
Progetti menzionati
Alloggi e servizi per anziani a Collebeato (BS) degli Architetti Paolo Greppi e Pierluigi Bianchetti.
E’ partendo dall’idea del ventaglio di Alvar Aalto che si sviluppa il progetto di questa casa per anziani, che comprende una serie di alloggi, di servizi e di spazi comuni con un’attenzione particolare per i portatori di handicap. L’edificio concilia la semplice tipologia del mini - alloggio (composto da due locali di forma ortogonale e da un bagno trapezoidale con disimpegno) con l’esposizione a sud - ovest di tutti gli spazi abitabili, compresi i bagni, e con la forma del lotto di forma triangolare.
I materiali (mattone a vista, lastre in cemento bianco, intonaco e tavole in legno) riprendono i caratteri tradizionali degli edifici rurali locali e li applicano ad una tipologia moderna. Gli alloggi sono formati da due locali, un bagno e un disimpegno. L’esposizione a sud-ovest, le ampie parti vetrate ed il bagno con finestra, garantiscono condizioni di salubrità e igiene degli alloggi.
Per quanto riguarda gli spazi esterni sono previste una sistemazione a verde nelle parti antistanti gli alloggi ed una zona carrabile con dieci posti auto.
Case per anziani a Castenedolo (BS) degli Architetti Botticini e Goffi
L’intervento, realizzato con costi contenuti, accosta una sequenza di cinque piccoli alloggi che si articolano con una pianta che relaziona un soggiorno cucina con uno spazio che disimpegna bagno ed una camera, generando nella sequenza delle parti due piccole corti: la prima apre il soggiorno vetrato verso lo spazio esterno, configurando una continuità visiva e fisica tra interno ed esterno, mentre la seconda si configura come uno spazio accessorio accessibile dalla cucina. Ad identificare il fronte su strada una pensilina connette copertura e piano orizzontale staccandosi dal suolo. L’uso del mattone trattato con malta colorata stilata a raso, per le murature e del larice siberiano per i blocchi dei depositi e per le pensiline riprendono i caratteri della locale architettura rurale, in un’interpretazione non imitativamente storicistica.
Centrum.Odorf Innsbruck (AUSTRIA) degli Architetti Froetscher Lichtenwagner
Questo progetto di trasformazione del Villaggio Olimpico di Innsbruck – vincitore del concorso indetto negli anni ’90 e premiato nel 2004 con la menzione d'onore della Otto Wagner Urban Planning Competition - coniuga le dimensioni degli edifici circostanti proponendo spazi esterni differenziati, comprendenti una piazza pubblica centrale. Le funzioni pubbliche sono state allocate nell'edificio basso, mentre gli appartamenti hanno trovato sede nella torre. Per arrivare a ottenere lo spazio di 500 m2 richiesto dal mercato, mantenendo però la snellezza della massa dell'edificio, la torre è stata divisa in due corpi, collegati tramite ponti vetrati. Questo taglio delimita la piazza sottostante e permette alla luce del giorno di penetrare nel garage del quartiere, disposto al di sotto questa piattaforma. La piazza pubblica diventa il nuovo centro del quartiere, una zona animata per la vita di tutti i giorni, da cui parte l'accesso a tutte le strutture pubbliche e a tutti gli appartamenti.